DENOMINAZIONE LOCALE

AREA GEOGRAFICA LUOGO

Stato: Italia

Regione: Toscana

Provincia: Arezzo

Comune: Anghiari

Località: Anghiari

NOME

Valtiberina



DESCRIZIONE

La Valtiberina è il lembo più orientale della Toscana e trae il nome dal fiume che l’attraversa, il Tevere. Si dispiega tra Toscana, Umbria e Romagna e si estende su circa 673 chilometri quadrati. È chiusa ad Ovest dall’Alpe di Catenaia e ad Est dall’Alpe della Luna. Questa zona è fortemente diversificata dal punto di vista paesaggistico presentando un forte dislivello medio (da un min. di 291 a un max. di 1453 mt slm) che caratterizza la maggior parte dei comuni (5 su 7 comuni valtiberini hanno un dislivello superiore a 1000 mt.) Altitudine e dislivello diffusi su tutto il territorio generano una stratificazione nel paesaggio che oltre ad apparire diversificato è oggetto di attività e problematiche diverse. 

Tra le sue colline troviamo affascinanti borghi antichi come Sansepolcro, terra natale di Piero della Francesca, Anghiari, uno dei “borghi più belli d’Italia” noto per la famosa battaglia. Ricordiamo anche paesi quali Pieve Santo Stefano con il suo archivio diaristico di importanza internazionale, Monterchi con il celebre affresco della Madonna del Parto di Piero della Francesca e Caprese Michelangelo, terra natia di Michelangelo Buonarroti.



MAPPE


PERIODICITÀ E OCCASIONI

Tutto l’anno



NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Le prime lavorazioni a tombolo in Anghiari risalgono agli anni ’30, quando un gruppo di ragazze del paese prese a frequentare la scuola di lavori femminili presso il convento della Croce gestita dalle suore. Di queste ragazze alcune continuarono la lavorazione del tombolo realizzando manufatti su richiesta e insegnano quest’”arte” a bimbe e giovinette tanto da tramandarla fino ad oggi. 

Nell’archivio Storico Comunale è stata trovata conferma che in data 30 Aprile 1950 fu effettuata la Prima Mostra Artigiana (rassegna del lavoro per la valorizzazione dell’Artigianato locale). Nella locandina sono presenti ben tre merlettaie (Noferi Libera, Guerri Lola e Paceschi Catacchini Imperia) le quali, già da molto tempo, avevano una avviata attività imprenditoriale nel settore.

Intorno agli anni 50/60 la Ditta “LuisEna” iniziò un’attività di collaborazione con la famosa casa di moda “Luisa Spagnoli “, per la fornitura di accessori e rifiniture per abiti, colletti e scolli realizzati con il merletto a tombolo, in lana, cotone e seta di cui ci pregiamo di avere i tracciati, fatti appositamente dai concittadini Santi Ezio, Pasquetti Goliardo ed altri.

Nello stesso periodo valenti calzolai (Boriosi Rino, Ceppodomo Gino e Papini Pietro) montavano tomaie fatte a tombolo dalle merlettaie anghiaresi.  Anche di queste, nell’archivio dell’Associazione, ci sono disegni dei modelli nelle varie misure e fogge. Aumentando le richieste, le merlettaie del tempo sentirono l’esigenza di rinnovare i loro campionari; le loro richieste furono soddisfatte da Goliardo Pasquetti, attivo fino al 1990, abilissimo disegnatore, che produceva su commissione disegni per merletti da Chiesa, per la casa, abbigliamento e complementi d’arredo. Molti di questi disegni originali sono conservati nell’archivio dell’Associazione.

Nel libro “Anghiari: lettura per immagini” a cura di Emilia de Simone, Museo Nazionale Arti e tradizioni popolari di Roma, patrocinato dal Comune di Anghiari nell’anno 1996 (edizioni ITEA), alla sezione “Attività femminili” ci sono due foto che si riferiscono al merletto a tombolo: una, degli anni ‘20 del 1900, ritrae un gruppo di ragazze  iscritte alla Scuola di ricamo, tombolo e cucito patrocinata dalle Monache dell’Ospedale di Anghiari, insegnante Suor Zosima, ordine del Cottolengo, proveniente dalla Brianza; l’altra, degli anni ‘30, scattata alla Scuola di ricamo e tombolo presso la Parrocchia di Micciano (frazione di Anghiari), insegnante signora Bartolomei Teresa, del luogo.

Si ricordano: Libera Nofri, Laura e Piera Guadagni, Itala Inghirami, Enrica Mondani, Eugenia e Gina Acquisti, Felicina Bruciamacchie, Lidia Babbini, Edda Donati Sarti, Calosi Rita Calli, Esmeralda Bruciamacchie, Luce Meozzi, Vesta Vellati e tante altre.



SINTESI - ABSTRACT

“La parola Merletto è un termine generale che comprende una serie di sistemi che si basano tutti su una tecnica uguale: viene utilizzato un filo e un disegno su un cartone. Nel merletto a Tombolo il lavoro progredisce utilizzando gli spilli che servono per dirigere il lavoro. Quando è finito il manufatto si tolgono gli spilli e rimane il merletto nella sua specificità. A seconda del disegno, otteniamo diverse lavorazioni” – afferma Carla Zanchi, vicepresidentessa dell’Associazione “Il Tombolo di Anghiari”.

Questa tecnica, in zona, veniva chiamata anche “trina a spilli” proprio perché il lavoro si fa con gli spilli e la trina è sinonimo di merletto. Un altro tipo di merletto è il merletto ad ago, molto diffuso in Italia, fatto sempre con il filo, su un disegno e cartone ma al posto dei fuselli o piombini come vengono chiamati in zona, viene utilizzato un ago. 

Nella nostra zona si parla di merletto a tombolo. È sempre stata usata questa espressione perché corrisponde sia al sistema di lavorazione che al nome del cuscino su cui si lavora”.

Ad Anghiari il tombolo si esegue con l’apposito cuscino spianato (e non cilindrico come nella maggior parte delle regioni italiane) localmente detto “pagnotta” per la sua tipica forma che ricorda il pane, che appoggia su un sostegno a tre piedi con uno snodo in ferro che lo fa ruotare e inclinare a seconda dell’andamento del lavoro e si lavora tenendo i fuselli appoggiati sul cuscino. Viene prevalentemente utilizzato filo di lino di varie grossezze a seconda del lavoro.

L’associazione “il Tombolo di Anghiari”, nata nel 1998, si impegna affinché il grande patrimonio artistico e culturale del territorio non venga dimenticato, ma salvaguardato e protetto. Per questo motivo cerca di coinvolgere le nuove generazioni nelle varie manifestazioni territoriali e nelle attività scolastiche ed extrascolastiche. L’Associazione cerca di far conoscere il proprio modo di fare merletto anche proponendosi nei vari concorsi nazionali ed internazionali, confrontandosi quindi con altre realtà, cercando di arricchirsi e arricchire le diversità culturali. 

L’associazione ha come finalità l’insegnamento e la divulgazione del merletto. Oltre alle consuete lezioni settimanali che si svolgono da settembre ad aprile, e partecipa a mostre e dimostrazioni pratiche. 

Si favoriscono soprattutto studi e ricerche indirizzate ad una tipologia di merletto che dal passato prende spunti e conoscenze ma che si proietta nel futuro per un’arte più attuale e rispondente alle esigenze ed ai gusti moderni. 



ALTRE TRADIZIONI/ELEMENTI IMMATERIALI ASSOCIATI

Il merletto ha un ruolo importante nelle attività religiose e rituali, legate al calendario delle feste cristiane. Viene utilizzato nell’arredamento ecclesiastico per decorare gli altari, domestico e nella preparazione di tavole festive, in occasioni di rituali collettivi, familiari e comunitari. 

L’arte del merletto contribuisce a mantenere in vita espressioni e tradizioni orali legate ad un artigianato tradizionale prevalentemente femminile.

Essendo strettamente legato alla lavorazione del filo di lino, il merletto contribuisce a mantenere in vita questa coltivazione tradizionale. 



SPAZI, OGGETTI E STRUMENTI/ELEMENTI MATERIALI COLLEGATI

I materiali utilizzati per questa pratica sono molteplici e coinvolgono altri artigiani locali. Ad Anghiari viene usato il tombolo piatto, abbastanza bombato con un piano quindi piuttosto allargato. Altri strumenti necessari sono i fuselli, gli spilli e il cartone necessario per sostenere il disegno. 

Carla Zanchi espone la trasformazione della pratica del merletto, a partire dalla tradizione fino a oggi: “Ogni merlettaia aveva un proprio “corredo” di disegni sufficiente a soddisfare le richieste dei committenti. All’occorrenza i disegnatori erano disponibili ad apportare delle modifiche o creare disegni nuovi.

Molte sono state le donazioni da parte di merlettaie e loro familiari a favore dell’associazione per quanto concerne sia i tomboli che i disegni. L’associazione ha la fortuna quindi di avere ancora tanti disegni della tradizione. 

Prima si disegnava proprio sul cartone; venendo meno i disegnatori, si utilizzano le fotocopie che comunque vengono attaccate su un cartoncino. Il panno, pezzo di telo robusto con buco centrale, preserva dalla polvere il lavoro e serve per evitare che, lavorando, i fili si incastrino con gli spilli messi in precedenza, altrimenti ci sarebbe il rischio di rompere il filo. Ci sono diversi diametri di spilli, a seconda del tipo di filato che viene usato. La nostra tradizione utilizza esclusivamente i filati di lino mentre ad oggi usiamo anche fili di cotone e altro materiale specialmente per effettuare la lavorazione di disegni moderni”. 

Altro importante strumento è l’uncinetto, detto anche “aghino”. Che serve per effettuare collegamenti di più parti di lavorazione.



APPRENDIMENTO E TRASMISSIONE

L’associazione organizza corsi pratici da settembre ad aprile e momenti di dimostrazione durante varie manifestazioni cercando di interessare all’apprendimento le giovani generazioni.



COMUNITÀ

L’Associazione “Il Tombolo di Anghiari” ha una presidentessa, Elena, una vicepresidentessa Carla (l’intervistata) e una segretaria, Teresa. Tutte hanno un ruolo attivo all’interno dell’associazione. 



PERSONE INCONTRATE

Lista persone e eventuali contatti

Intervistata: Carla Zanchi

a.iltombolodianghiari@gmail.com

+ 3771575149



ATTIVITÀ DI VALORIZZAZIONE

L’associazione ha partecipato e partecipa a dimostrazioni pratiche e mostre con manufatti di pregio all’interno delle Giornate della Mostra dell’Artigianato di Anghiari, Rimini, Città di Castello, Suvereto, Lucignano, Panicale e Zagarolo. Il Tombolo di Anghiari dal 2012 ha partecipato a diversi concorsi nazionali e internazionali, banditi dalle più importanti Associazioni, classificandosi sempre nelle prime posizioni o ai primissimi posti: Biennale internazionale del merletto di Sansepolcro, Associazione De Fabula di Genova, Fondazione Scuola merletti di Gorizia, Ricamare l’Umbria di Valtopina, Fili in trama di Panicale, Tramando…Tessendo di Zagarolo, Biennale internazionale di Bolsena, Fondazione Musei Civici di Venezia, Il merletto nella città di Piero della Francesca di Sansepolcro. 

L’associazione partecipa ad altre manifestazioni organizzate dall’amministrazione comunale sia nel paese che fuori; inoltre con l’ideazione e la diffusione della Giornata Mondiale del Merletto, ideata da Juanita de Jonge e diffusa tramite Facebook, anche l’associazione anghiarese vi prende parte con le proprie merlettaie per mostrare che il merletto è un’arte viva e vitale. 

Dal 2019 l’Associazione “Il tombolo di Anghiari” bandisce con successo dei concorsi internazionali per la creazione di un’opera da realizzare con la tecnica del merletto a tombolo, ogni anno con una tematica diversa. Nel 2019 fu l’omaggio a Leonardo da Vinci nei 500 anni dalla morte, nel 2021 a Francesco Petrarca nel 680° anniversario dell’incoronazione a “Poeta” sul Campidoglio e nel 2023 si celebrano gli 800 anni dalla realizzazione del primo Presepe nato dalla mente di Francesco d’Assisi che lo allestì per la prima volta nel 1223.



PROTEZIONE GIURIDICA

Sono in corso iniziative per l’iscrizione dell’arte del merletto nelle liste UNESCO del patrimonio culturale immateriale



NOTE METODOLOGICHE PROCESSO DI INVENTARIAZIONE

La scheda è stata compilata grazie alle interviste alla vicepresidente dell’Associazione “Il Tombolo di Anghiari” Carla Zanchi. Sono state inoltre fatte anche foto, video e registrazioni con il consenso dei partecipanti.



DIRITTI E CONSENSO DELLA COMUNITÀ

La scheda è stata compilata con l’attiva partecipazione dell’associazione “Il Tombolo di Anghiari”, e con il particolare contributo di Carla Zanchi, vicepresidente.



AUTORE DELLA SCHEDA

Toscana d’Appennino Società Cooperativa



SUPERVISORE SCIENTIFICO

Valentina Lapiccirella Zingari e Andrea Rossi



SITOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA

“Anghiari: lettura per immagini” a cura di Emilia de Simone, Museo Nazionale Arti e tradizioni popolari di Roma, patrocinato dal Comune di Anghiari nell’anno 1996 (edizioni ITEA)



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